Riparte dalla Puglia il camper della campagna ‘Il Piatto Forte’ che, giunta alla quarta edizione, toccherà dal 20 al 27 settembre le principali piazze della regione, per invitare i cittadini a misurare la salute delle proprie ossa.  L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione di Amgen, multinazionale leader nelle biotecnologie farmaceutiche, FIRMO, APMARR, Echolight, Senior Italia e SIMG e con il patrocinio della Regione Puglia, è stata presentata oggi a Bari.

‘Il Piatto Forte’ nasce per supportare i cittadini pugliesi a conoscere, attraverso una valutazione gratuita, lo stato di salute delle proprie ossa e accrescere il grado di conoscenza su questa patologia silenziosa e spesso sottodiagnosticata, informandoli sul rischio di fratture da fragilità che oggi possono essere evitate grazie a un’adeguata prevenzione fatta di semplici regole: alimentazione corretta, attività fisica regolare e, se serve, un trattamento farmacologico tempestivo.

La presentazione alla stampa di oggi

L’iniziativa vedrà eventi di uno-due giorni nelle piazze delle principali città pugliesi, dove saranno collocati un gazebo e un camper che consentiranno di effettuare screening gratuiti, senza che sia necessaria alcuna prenotazione; basteranno green pass e normali misure di tutela.

Attraverso un questionario e la misurazione della densità minerale ossea lo screening consente di valutare l’eventuale presenza ed entità del rischio fratture: a bordo del camper sarà utilizzato, da parte di personale specializzato, l’innovativo dispositivo EchoS (sviluppato da Echolight), il primo sistema per la valutazione precoce dell’osteoporosi con un semplice esame ecografico, rapido e accurato e senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti. Medici specialisti e nutrizionisti forniranno inoltre ai cittadini informazioni e suggerimenti per la prevenzione delle fratture da fragilità, rispondendo alle domande del pubblico e distribuendo materiale educazionale.

L’osteoporosi è una patologia cronica caratterizzata da una perdita della massa e della qualità delle ossa; se non trattata progredisce portando a fratture anche spontanee, dette da fragilità.

«Entro il 2030 prevediamo un incremento del 23% delle fratture legato ai baby boomers, la generazione che è arrivata oggi ai 60-70 anni, l’età più colpita dall’osteoporosi e dalla fratture da fragilità – dichiara Maria Luisa Brandi, Presidente della Fondazione Italiana Ricerca Malattie dell’Osso e dell’Osservatorio Fratture da Fragilità – per questo motivo dobbiamo proseguire con un’attività capillare di informazione sul territorio nazionale, raggiungendo direttamente la popolazione per sensibilizzarla ad avere maggiore attenzione alla salute delle proprie ossa, consapevolezza rispetto all’osteoporosi e alle fratture da fragilità e sulla necessità di seguire uno stile di vita sano, regolare attività fisica e sottoporsi a screening periodici per valutare la salute dello scheletro. FIRMO da anni lavora in tal senso e di recente è stato istituito l’Osservatorio delle fratture da fragilità, un organismo che andrà a monitorare l’andamento evolutivo di questa condizione che riguarda la popolazione mondiale e andrà a creare modelli di studio e analisi. La prevenzione è fondamentale per avere ossa sane e l’osteoporosi si deve trattare. Oggi esistono, tra le varie opzioni terapeutiche, anticorpi monoclonali, come denosumab, che sono efficaci, sono facili da somministrare, con una iniezione sottocute due volte all’anno, e sicuri nel lungo termine».

L’osteoporosi in Italia colpisce 4 milioni di persone con età superiore a 50 anni, di cui 3,2 milioni sono donne e 800 mila uomini. Una prima frattura è associata a un rischio quintuplicato di fratture successive o ri-fratture.1

«Le fratture da fragilità hanno un forte impatto sia fisico che emotivo sui pazienti – afferma Francesco Paolo Cantatore, Ordinario di Reumatologia, Università degli Studi di Foggia e Direttore UOC Reumatologia a direzione Universitaria AOU Ospedali Riunti di Foggia – Le più temibili conseguenze sono legate ad eventi trombo-embolici che sono sempre più frequenti man mano che avanza l’età del soggetto interessato; inoltre quando la riabilitazione è tardiva si può compromettere in maniera importante il recupero funzionale e questo vale soprattutto per gli anziani con altre comorbilità. Nella regione Puglia la disabilità permanente come conseguenza di una frattura da fragilità tocca il 20% della popolazione. Tutto questo è stato amplificato dalla pandemia Covid-19, che ha aggravato alcune criticità assistenziali: difficoltà di ricoverare e operare i fratturati, difficoltà nel follow up; le attività ambulatoriali sono state sospese, pertanto sono venute meno le diagnosi precoci, le prime visite e i controlli. La prima conseguenza è stata l’interruzione delle terapie da parte dei pazienti che si sono ritrovati abbandonati. Adesso ci attendiamo un peggioramento dell’osteoporosi nei soggetti già diagnosticati e un aumento delle fratture».

L’osteoporosi è una malattia cronica e se non trattata progredisce portando a fratture anche spontanee da fragilità. Il problema principale, oltre ad una corretta diagnosi, è l’aderenza alle terapie da parte dei pazienti.

«Al momento di comunicare la diagnosi di osteoporosi e fragilità ossea – sottolinea Antonella Celano, Presidente Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR) – è importante che il medico aiuti il paziente a comprendere cosa fare nella quotidianità per contrastare la malattia ed evitare che si aggravi nel tempo portando all’evento fratturativo. Il tema della terapia è un punto delicato. La persona affetta da osteoporosi e fragilità ossea diventa a tutti gli effetti un paziente cronico e noi sappiamo che non è facile seguire una terapia quando esternamente non ci sono manifestazioni visibili di una malattia, come avviene con l’osteoporosi. Il medico, al momento della prescrizione delle terapie ad oggi disponibili, deve dedicare a questo aspetto un’attenzione particolare: per esempio, spiegando perché è opportuno iniziare un trattamento, che la terapia è fondamentale per evitare che la fragilità ossea peggiori e che dovrà essere assunta per lunghi periodi e che rispettare il dosaggio e i tempi di somministrazione è cruciale se si vuole ottenere un risultato. In pratica, l’aderenza alla terapia garantisce il successo della cura».

La salute delle ossa è un tema di grande attenzione anche nelle donne con un tumore al seno in terapia di blocco ormonale, trattamento che induce fragilità ossea e aumenta il rischio di fratture.  È importante per queste pazienti essere consapevoli del problema e trattarlo: le terapie oggi disponibili permettono di prevenire la compromissione della qualità e quantità di osso.

L’osteoporosi e le fratture da fragilità, la conseguenza più grave di questa patologia, rappresentano un’emergenza di sanità pubblica in tutti i Paesi ad economia avanzata. Per questo motivo Amgen, da sempre molto attenta alle priorità di salute, riprende la quarta edizione de “Il Piatto Forte” che nelle precedenti edizioni ha toccato 18 capoluoghi di diverse regioni italiane, coinvolgendo nelle attività di screening migliaia di cittadini.

«Dopo una pausa forzata di quasi due anni, ci aspettiamo una grande affluenza a questa edizione pugliese de ‘Il Piatto forte’, iniziativa che offre ai cittadini la possibilità di misurare gratuitamente la salute delle proprie ossa – conclude Maria Luce Vegna, Direttore Medico Amgen Italia – Riconosciuta dall’OMS come una delle principali sfide sanitarie, la fragilità ossea è un tema piuttosto sentito dalla popolazione, che collega il rischio di fratturarsi alla possibilità concreta di perdere la propria autosufficienza. Da tempo Amgen è impegnata in attività di prevenzione e sensibilizzazione su questa condizione, e nel sostegno di soluzioni innovative, e sostenibili per il sistema, in grado di assicurare percorsi terapeutico-assistenziali adeguati alle persone maggiormente a rischio, in collaborazione con Istituzioni, strutture sanitarie e associazioni di pazienti».

La prevenzione delle fratture da fragilità serve a preservare la resistenza dell’osso e può comprendere interventi sull’alimentazione, sull’attività fisica e quando necessario, possono essere associati trattamenti farmacologici. Oggi sono disponibili farmaci anti-riassorbitivi, che rallentano il riassorbimento osseo, e farmaci anabolici che aumentano la formazione dell’osso.

Di seguito le date e le piazze del tour 2021:

20 settembre 2021 – 9.00/17.00 – FOGGIA (FG) – Piazza Umberto Giordano

21 settembre 2021 – 9.00/17.00 – BARLETTA (BT) – Piazza Aldo Moro

22 settembre 2021 – 9.00/17.00 – BARI (BA) – Piazza della Libertà

23 settembre 2021 – 9.00/13.00 – BARI (BA) Piazza della Libertà

23 settembre 2021 – 15.00/18.00 – BITONTO (BA) – Piazza Cavour

24 settembre 2021 – 9.00/17.00 – TARANTO (TA) – Piazza Maria Immacolata

25 settembre 2021 – 9.00/17.00 – BRINDISI (BR) – Piazza della Vittoria

26 settembre 2021 – 9.00/17.00 – POGGIARDO (LE) – Piazza Umberto I

27 settembre 2021 – 9.00/17.00 – LECCE (LE) – Piazza Sant’Oronzo

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