L’osteoporosi post-menopausale e le fratture da fragilità spesso non sono adeguatamente prese in considerazione, come dimostra il fatto che ben il 77% delle donne di età pari o superiore a 67 anni che subiscono una frattura rimangono prive di diagnosi e quindi di trattamento. Inoltre dopo una frattura, le donne in post-menopausa con osteoporosi hanno una probabilità 5 volte più alta di subirne una nuova nell’anno seguente, innescando così una catena di rifratture che ha gravi conseguenze sulla qualità della vita.

Da ora per le donne in post-menopausa che soffrono di osteoporosi severa arriva un nuovo farmaco: il 18 ottobre 2019 il Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha espresso un parere positivo alla concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio di EVENITY® (romosozumab) per il trattamento dell’osteoporosi severa in donne in post-menopausa ad alto rischio di frattura e che con anamnesi negativa per infarto miocardico o stroke.

Il romosozumab è farmaco anti-osteoporotico che presenta un innovativo duplice effetto: aumento della formazione ossea e riduzione del riassorbimento osseo seppur in maniera minore che finora era stato approvato in casi specifici di osteoporosi severa in diverse Nazioni a livello mondiale, quali Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea del Sud e Australia.

Dopo la raccomandazione positiva da parte del CHMP si è in attesa dell’approvazione del Commissione Europea (EC), che ha l’autorità in merito ai nuovi farmaci nell’Unione Europea. La decisione definitiva della Commissione è prevista per la fine del 2019.

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