L’osteoporosi è uno dei problemi principali di salute pubblica perché, come è noto, è causa di dolore cronico, disabilità a lungo termine e talvolta anche morte prematura. Nonostante ciò, molto spesso la malattia osteoporotica rimane gravemente sottodiagnosticata e trattata in maniera insufficiente.

Per tale ragione la IOF (International Osteoporosis Foundation), la più grande organizzazione non governativa a livello mondiale dedicata alla prevenzione, diagnosi e trattamento dell’osteoporosi e delle malattie muscolo-scheletriche, ha emanato la Carta dei diritti dei malati e delle loro famiglie, che ha lo scopo di assicurare che il paziente riceva la giusta terapia al momento giusto. Ecco i punti fondamentali:

  • Diritto alla diagnosi – Cioè tempestività ed accuratezza nella valutazione del rischio di frattura e di caduta e nella diagnosi dell’osteoporosi.
  • Diritto alla cura del paziente – Cioè accesso a farmaci ed opzioni di intervento (dal trattamento specifico al cambiamento dello stile di vita) e a regolari trattamenti farmacologici sotto lo stretto controllo di professionisti sanitari.
  • Diritto a dar voce al paziente – Cioè coinvolgimento nella scelta di un piano di gestione a lungo termine con obiettivi definiti.
  • Diritto al sostegno – Cioè cura e sostegno da parte della società e degli organi deputati alla salute per assicurare al malato una vita attiva ed indipendente.

La petizione della Carta mondiale dei pazienti IOF è stata approvata da oltre cinquanta organizzazioni che si occupano di osteoporosi e salute delle ossa, oltre che da centinaia di persone in ogni parte del mondo.

Approfondisci l’argomento visitando il sito della Fondazione Firmo

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