Le virtù della vitamina D furono scoperte indirettamente circa un secolo fa, quando ci si accorse come il rachitismo infantile fosse tenuto a bada dall’assunzione di olio di fegato di merluzzo, che ne è particolarmente ricco. Gli studi portarono presto a capire come la positività di questo alimento risiedesse proprio nella vitamina D, che in realtà vitamina non è: si tratta infatti un ormone assunto solo in minima parte con l’alimentazione ma sintetizzato principalmente dalla pelle una volta esposta al sole. A metà del secolo scorso si scoprirono infine nel dettaglio le funzioni della vitamina D: essenziale nel regolare l’assunzione di calcio da parte dell’intestino, e quindi fondamentale nel garantire la salute del tessuto osseo, oltre a quella del tessuto muscolare.
Da allora si è registrato un crescendo di interesse intorno a questa vitamina, di cui si stanno oggi studiando i possibili effetti su moltissime malattie. Certo è che gli studi svolti in tutto il mondo ci dicono come la carenza di vitamina D sia generalizzata, e riguardi tanto i giovani quanto gli anziani: la minore esposizione al sole, l’inquinamento dell’aria, così come la necessità di far ricorso a creme per schermare i raggi ultravioletti, hanno come conseguenza una generalizzata ipovitaminosi che desta preoccupazione negli operatori del mondo della Salute, perché meno vitamina D significa ossa e denti più fragili.
A questo prezioso ormone sarà dedicato, Venerdì 24 gennaio 2020, uno dei Simposi della Salute di Villa Donatello, a Firenze. Gli argomenti spazieranno dal metabolismo della vitamina D ai suoi effetti, sia sull’apparato muscolo scheletrico, sia sul nostro organismo in generale; saranno inoltre presi in esame i livelli circolanti di vitamina D nel nostro organismo e le relative raccomandazioni esposte sulle linee guida internazionali, per concludere con l’esame della posizione della Regione Toscana sull’argomento. A moderare gli interventi degli studiosi saranno Maria Luisa Brandi, Ordinario di Endocrinologia presso l’Università di Firenze e Presidente FIRMO e Claudio Cricelli, Presidente SIMG.
Un importante momento di confronto e approfondimento su una preziosa risorsa, fondamentale per la formazione e il mantenimento di uno scheletro in salute.