Le ghiandole paratiroidee, che si trovano nel collo in prossimità della tiroide, non erano note prima del 1880, anche a causa delle loro ridotte dimensioni: sono infatti piccole come chicchi di riso, pur svolgendo un’attività autonoma e completamente diversa da quella della tiroide, da cui prendono il nome. Anche se sono piccole però queste ghiandole svolgono un ruolo molto importante nell’organismo, in quanto secernono l’ormone paratiroideo, il quale gioca una funzione fondamentale nell’ambito della regolazione dei livelli ematici di calcio e ha dunque una grande responsabilità nel regolare la calcificazione ossea.
Quando queste ghiandole non funzionano, o quando vengono asportate chirurgicamente (soprattutto come conseguenza di interventi per cancro alla tiroide), l’organismo va incontro a conseguenze fortemente invalidanti: l’ipoparatiroidismo, considerato malattia rara, condiziona pesantemente la qualità della vita di chi ne soffre. Se invece la produzione di ormone è eccessiva, si ha l’iperparatiroidismo, anche questa malattia rara e dalle conseguenze molto pesanti.
L’interesse di Firmo e la sua attività di sollecitazione nei confronti degli studi sulle ghiandole paratiroidee e sulle patologie ad esse correlate sono precoci e continue: oltre a favorire, nel 2016, la nascita di A.P.P.I. (l’Associazione che riunisce in Italia gli ammalati di ipoparatiroidismo), per sollecitare l’attenzione pubblica e dare visibilità agli ammalati, già dal 2010 – l’anno successivo alla propria nascita – Firmo aveva istituito la Parathyroid Medal, un prestigioso riconoscimento che Firmo assegna ogni due anni a una personalità che si è distinta nel campo della ricerca sulle ghiandole paratiroidee. Il vincitore riceve in premio una preziosa medaglia in argento cesellata dall’orafo Paolo Pagliai, famoso artigiano fiorentino, che rappresenta sul fronte il ritratto di Lorenzo il Magnifico e sul retro reca inciso il nome del vincitore. Questo premio, il primo al mondo dedicato a studi sulle paratiroidi, proietta Firmo alla ribalta sul panorama scientifico internazionale.
I vincitori del premio sono scienziati di importanza mondiale: nel 2010 Stephen J Marx (National Institutes of Health, Bethesda, MD, USA), nel 2012 Rajesh V. Thakker, (Oxford University, Oxford, UK), nel 2014 Edward M. Brown (Boston, MA, USA) e nel 2016 Dolores Schoback (University of California, San Francisco, CA, USA).
Quest’anno il prestigioso premio è stato consegnato al Professor Andrew Arnold (Uconn John Dempsey Hospital, Farmington, CT, USA), la premiazione è avvenuta nell’ambito del Congresso MEN1, tenutosi tra il 26 e il 29 marzo a Huston, un importante evento che ha visto riunirsi tutti i principali scienziati mondiali che operano nel settore delle neoplasie multiple endocrine. In questa prestigiosa cornice la Professoressa Maria Luisa Brandi, presidente Firmo e Ordinario di Endocrinologia presso l’Università di Firenze, ha consegnato al Professor Arnold la medaglia, per gli avanzamenti nel campo delle conoscenze sulle funzionalità delle ghiandole paratiroidee compiuti grazie ai suoi studi.